Chi era Rafael
Rafael Neville Rubiu, Conte di Berlanga y del Duero.
Il Conte, ma per noi amici semplicemente Rafael, nato a Malaga da una nobile famiglia spagnola, era figlio di Edgar Neville scrittore, diplomatico, produttore di molti film di Charlie Chaplin nonché grande amico del pittore spagnolo Pablo Picasso, la madre era Margherita Rubiu Arguelles, zia del re di Spagna.
Cresciuto in una famiglia intellettuale, nobile, ricca frequentò sin dalla tenera età un particolare tipo di società.
Rafael era un uomo di mondo , infatti finita la guerra civile spagnola, a 17 anni Rafael lasciò la Spagna per il Marocco e andò in Francia e in Inghilterra, facendo i lavori più strani.
Alla fine degli anni 50 Rafael si trasferì a Parigi dove il padre desiderava avviarlo alla professione di architetto con laurea alla Sorbone.
Rafael però, subì il fascino della città e dei suoi numerosi teatri, alla carriera di architetto preferì la carriera di ballerino.
Il suo primo progetto immobiliare fu in un terreno di sua nonna situato nella Costa del Sol, con il suo carisma Rafael trascinò tutto il jet-set di allora in questo paesino: Torremolinos, facendolo diventare così il punto d’incontro delle celebrità di tutta l’Europa.
Poi ci fu Marbella e, nel 1958 la scoperta della Sardegna, ancora prima che la scoprisse Karim Aga-Khan fondatore della Costa Smeralda e di Porto Cervo.
Infine ci fù la creazione del suo ultimo sogno, Puerto de Mogan, sull’isola di Gran Canaria, dove oggi sorge una piazza identica alla sua prima creazione, al suo primo sogno: Porto Rafael.
Rafael morì nel 1996, colpito da una grave malattia, lasciando un gran vuoto negli amici che hanno vissuto con lui il sogno di Porto Rafael.
Storia di Porto Rafael
Nel 1958 Rafael arrivò per la prima volta in Sardegna. Sbarcato con la sua Lambretta a Porto Torres, con una nave proveniente da Barcellona, Rafael raggiunse Alghero, dove ad attenderlo, vi erano dei nobili amici spagnoli-catalani che lo avrebbero ospitato per un periodo.
Fu proprio durante una cena a casa dei suoi amici che conobbe Carlo Pocobelli (geometra all’epoca del Comune di La Maddalena), al quale parlando del più e del meno, raccontò la sua visione giovanile: “un regno tutto mio in una baia e 7 isole incantate, con una piazzetta e poche case bianche” .
Dopo avergli illustrato le bellezze dell’arcipelago di isole della Maddalena, Pocobelli invito Rafael a recarsi sull’isola per vedere quanto descritto e valutare se vi potesse essere li qualcosa di suo interesse.
Rafael rimandò così la sua partenza e dopo alcuni giorni si recò a La Maddalena e assieme a Pocobelli e Aldo Chirico (allora vice sindaco), ne visitò le sue meraviglie.
Fu proprio nel rientrare dalla Maddalena per Palau che Rafael dal barcone adocchiò i terreni di Punta Sardegna e intuì subito che quelli erano ciò che stava cercando per realizzare il suo sogno, ovvero, creare un piccolo borgo sul mare.
Fu così che Rafael una volta conosciuto Giovanni Cudoni il proprietario di quei terreni noti ai locali con il nome di “Lu roccattoghiu”, acquistò nel 1960 il suo primo pezzo di terra.
La prima casa di Rafael fu la postazione militare chiamata tutt’ora “La Mitraglietta” , la quale una volta sistemata alla bene e meglio gli consentì di vivere e organizzare i suoi successivi programmi.
Tra i primi amici a raggiungere Rafael e a credere nel sogno di Porto Rafael fu il costruttore della zona Domenico Manna, che divenne grande amico di Rafael.
Inizio così l’afflusso di amici importanti e facoltosi a loro volta desiderosi anche essi di possedere una casa sui quei terreni, tra i primi Antony Cassel Kokczynska, il barone Gallotti, la contessa Biancoli, la marchesa Dufferin (nota come lady Guinness mastri birrai irlandesi), i Benatoff che costituiranno la società Anglo Italiana della Punta Sardegna la quale assieme a Rafael proseguirà con l’acquisizione e progettazione dei restanti terreni affidando negli anni a Kasimir Stramynsky, primo presidente, il compito di crescita e a seguire a Da Ponte Dino, un banchiere ebreo amico di Rafael.
Nel 1965 su progetto dell’architetto sassarese Simon Mossa nasce la piazzetta e li anche la residenza finale di Rafael da lui stesso denominata “Il Municipio di Porto Rafael”, il progetto si poté realizzare grazie agli amici e finanziatori Richard Ward e Rudy Wilson (entrambi inglesi), che credettero nel progetto e lo finanziarono.
Il progetto della piazzetta prevedeva una grande piazza centrale, che doveva diventare il ritrovo di tutti gli abitanti di Porto Rafael, con attorno tante piccole case bianche.
Rafael aveva progettato tutto, dalla sua casa alle panchine e i lampioni da inserire nel piazzetta.
Fu proprio con il completamento della piazzetta che iniziò il sogno di Porto Rafael.